Poeta o businessman?

Salsicce a CracoviaVarsavia, 5 gennaio 2004
Il concetto di base e’ il seguente: non puoi essere poeta e businessman allo stesso tempo.
E infatti in due mesi di viaggio ecco le prime parole scritte non-profit.
E’ da un po’ che me ne rendo conto e che ci penso.
Le mie energie spese per la creazione e sviluppo di un business che e’ riuscito a liberarmi dall’esigenza di un lavoro, mi stanno lentamente ritrasformando in quello che non volevo piu’ essere: un businessman.
Niente di male per carita’, ma da quanto non prendo in mano una chitarra e canto? Da quanto non scrivo una poesia? Da quanto non ascolto musica buona per ore?
Quante cose ho il tempo di fare ma non faccio perche’ la mia sensibilita’ e’ stata annebbiata?
Inevitabile…se sai che hai un pomeriggio e se lo dedichi a lavorare potresti aumentare i guadagni di tot, non riesci a sederti e leggere un libro tranquillamente. Ma quanto di piu’ vale l’aver letto un buon libro?

Il business e’ totalitario, ti spinge sempre piu’ in la’ e prende tutto lo spazio disponibile. Non c’e’, o non ho trovato, compatibilita’.
E’ stato divertente e appassionante, ma qualcosa mi dice che e’ arrivato il momento di una pausa.
E una serie di circostanze fanno si che la possa prendere e mi convincono ancora di piu’ che la scelta va fatta.
Ed e’ fatta: nel 2004 non lavorero’, viaggero’ e faro’ fotografie, scrivero’ e leggero’…faro’ quello che i pochi soldi messi via e la piccola rendita del business (affidato ad altri in cambio di una percentuale ridotta) mi permetteranno di fare.
Ma dove vai con pochi soldi? Lezione gia’ appresa ed interiorizzata: meno spendi e meglio viaggi.
Provero’ ad attaccarmi a Paolo (paolotripmaitrop.com) che con lui si spende davvero poco, mezzo selvaggio e mezzo umano.
Forse lo becco in Australia (se mi fanno rientrare) e si prende un furgone scassato per girarla, forse prendo un biglietto per qualche parte e mi perdo in giro andando dove capita. Si vedra’.

Non ho molto da dire su questo mese di viaggio est europa, solo conferme di quanto visto in quelli precedenti. Ho fatto parecchie foto e beccatevi quelle.
Ah, si : sul treno notturno Budapest – Cracovia mi hanno rubato il portatile (oltre a soldi). Non sto a dire come sia successo perche’ farei una figura da Rag. Gulli in pensione che va in vacanza per la prima volta. Vi basti sapere che e’ sbagliato rilassarsi “in casa” (conosco bene la Polonia) e soprattutto credere che una porta chiusa non si possa aprire.

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