Ketchup & biliardo!

Great Ocean RoadMelbourne, 5. 1. 2000, Mercoledi’ ore 4:23 am ST. KILDA, MELBOURNE

Durante la notte ha piovuto e la mattina ci siamo svegliati grazie al rumore di un camion acceso in strada che stava pulendo le moquette del pub di sotto.
Erano le 7:30. In attesa della colazione ci siamo bevuti un cappuccino dalla macchinetta, poi ci hanno dato un piatto e siamo andati in cucina, dove una ragazza stava preparando delle crepes per gli ospiti dell’ostello. L’unico problema era che le crepes erano poche e gli ospiti tanti.
Ne siamo uscito comunque sazo grazie solo ad una dose di tempestivita’.
A Melbourne il tempo e’ variabile. Per tutto il giorno infatti abbiamo girato a piedi nel centro e ha piovuto almeno 10 volte! E non fa per niente caldo….
Abbiamo cercato una macchina digitale per mandare le foto via email, Fausto ha comprato delle scarpe, insomma la giornata e’ passata molto borghesemente. Ad un certo punto Fausti si e’ tagliato perfino I capelli!! All’ostello ci siamo fatti una pasta col sugo pronto e ci siamo accorti che era ketchup!
Oltre a questo ci siamo dovuti subire I complimenti di una coppia di tedeschi che non riusciva a capire il motivo del nostro disgusto. Il dialogo:
-“Non e’ buono?”,
-“No, e’ ketchup!”,
-“Eh, si, bisogna stare attenti al ketchup che si compra qui. Ce ne sono alcuni veramente scadenti. Io vi consiglio l’Heinz”, -“No, il problema e’ che la pasta fa schifo con qualsiasi ketchup”,
-“Perche’?”, La penosa conversazione e’ stat bloccata da un conato di vomito che non mi ha permesso di rispondere.

Abbiamo quindi deciso di riposare una mezz’oretta per permettere ai nostri stomaci di neutralizzare l’orrendo miscuglio. Erano le 21. Alle 3:30 di mattina, Fausto e’ tornato dal bagno, ha aperto la porta e ha detto: -“Biliardo?” Tre minuti piu’ tardi stavo prendendo la mira per mettere l’8 nella buca laterale, mentre un gruppo di anglofoni discuteva davanti alle inseparabili bottigli di birra e uno di loro parlava con qualcuno al telefono dicendo di essere a corto di soldi. Mi sono permesso di registrare il numero di parolacce da lui pronunciate.

Ho calcolato un possibile risparmio del 30% sul costo della telefonata in versione educata, ma chissa’ se sarebbe comunque riuscito a trasmettere le proprie emozioni. Alle 6 hanno aperto la cucina e siamo andat a fare colazione. Fausto ha detto di non essere mai stato cosi’ sveglio a quest’ora in vita sua. Un ragazza danese e’ rientrato dal pub abbastanza ubriaco. Avra’ circa 23/24 anni ed e’ in giro per l’Australia con un amico della stessa eta’ da sei mesi, hanno venduto la macchina e adesso vanno in Nuova Zelanda.

Molti comprano una macchina e tutti dicono che e’ il modo migliore per girare l’Australia, quindi penso che faremo cosi’ anche noi. Adesso siamo nella stanza e sono le 7, fuori dalla finestra vedo le nuvole, il vento muove I rami degli alberi e delle palme. Ogni tanto passa un macchina.

≈Non ci sono imposte alle finestre e la stanza e’ piena di luce, provo a dormire un po’.

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Comincia la nostra storia…

Fausto e Giuseppe a St. KildaSiamo a Melbourne e sono le tre di mattina.
Sono seduto al tavolo della sala da biliardo dell’ostello, gente che gioca, musica alta, chi va a letto, chi si sveglia, chi esce, chi entra. Un tipo ha appena saltato una sedia e si e’ messo a rincorrere un amico in giro per i corridoi.
Una ragazza che sembra Brigitte Nielsen parla al telefonino girando per le stanze. Fausto e’ andato a letto e io comincio la nostra storia…. Abbiamo preso il treno il 31 da Padova perche’ abbiamo perso quello da Treviso per colpa mia (avevo sbagliato a leggere l’orario!).
Denis, che mi aveva portato a Treviso, ci ha accompagnati a Padova lanciando la sua Dedra a velocita’ mai raggiunte prima. Appena arrivati alla stazione siamo scesi di corsa con gli zaini in spalla solo per vedere l’Eurostar sfuggirci di un soffio…abbiamo quindi preso il treno successivo e abbiamo cambiato a Bologna, dove Fausto ha visto Salvatores, il regista di Puerto Escondido.
A Treviso, Bologna e Roma, Fausto ha incontrato degli amici. A Treviso, io ho visto Luca che andava a Bologna a passare l’ultimo dell’anno. Siamo arrivati a Roma alle 22:30 e volevamo lasciare gli zaini al deposito bagagli ma abbiamo trovato tutto pieno. Allora abbiamo provato a lasciarli in un albergo ma ne abbiamo girati almeno 10 a vuoto. Il 2000 era ormai alle porte e quindi abbiamo deciso di andare in Piazza del Popolo comunque.

Chiedendo la direzione con gli zaini in spalla ci hanno indicato un ostello Y.W.C.A. dove una signora ci ha permesso di lasciare i bagagli gratis. La strada dopo, e’ stata come un volo! Per festeggiare abbiamo compratoLa Great Ocean Road due lattine di birra a 7.000 Lire l’una e siamo andati alla Trinita’ dei Monti dove abbiamo accolto il 2000 in mezzo alla folla tra pioggia di spumante, panettone e fuochi. Abbiamo conosciuto una coppia di ragazzi romani con i quali abbiamo passato del tempo a chiaccherare e poi siamo andati in Piazza del Popolo dove c’era il concerto. La gente era salita sulle auto in sosta a ballare sopra le carrozzoerie mentre I proprietari probabilmente brindavano allegramente in qualche appartamento, magari assistendo al concerto in televisione ignari che presto dovranno fare gli auguri anche ai loro carrozzieri. Abbiamo atteso l’apertura della stazione in mezzo alla folla seduti per terra, faceva un freddo cane e quindi ci siamo seduti su di un cartone, abbiamo tirato fuori il sacco a pelo, appoggiato gli zaini a un palo e abbiamo dormito. Poi hanno aperto la stazione, siamo entrati e ci siamo riaccampati. Dovevamo prendere il treno alle 6:20 ma ci siamo svegliati alle 7:10.
Siamo arrivati in aeroporto abbastanza distrutti, pensando che per fortuna davanti avevamo solo un viaggio di due giorni! All’imbarco un ragazzo ci ha chiesto se andavamo a Melbourne, perche’ ci aveva sentiti al check-in. Si chiama Roberto e qui a Melbourne studiera’ l’inglese per qualche mese. Viene da Padova, si e’ laureato, ha fatto il militare e, stufo della solita vita, ha deciso di partire. Abbiamo La Great Ocean Roadconosciuto anche una coppia, lei Elena, italiana, e lui, Dimi, australiano.

Si sono appena sposati e vengono a vivere qui. Sono stati molto gentili e ci hanno detto di chiamarli se abbiamo bisogno di qualcosa. Da Roma siamo arrivati ad Atene dove ci hanno fatto dormire in un albergo gia’ compreso nel prezzo del biglietto. Ci siamo alzati in piena notte per riprendere l’aereo. Dopo uno scalo a Bangkok siamo ripartiti per Melbourne. Siamo arrivati alle 10:30, ora di Melbourne, 00:30 ora italiana. Al banco delle informazioni turistiche ci hanno proposto questo ostello (Backpackers in australiano) a St. Kilda e ci hanno perfino accompagnato passando per il circuito di Formula 1. Dopo una doccia siamo andati a letto per un paio d’ore ma ci siamo svegliati alle dieci di sera. Mentre leggevamo gli annunci della bacheca, un ragazzo ci ha sentiti parlare e ci ha chiesto se eravamo italiani. Lui e’ siciliano, si chiama Giuseppe, e’ venuto qui per una ragazza, la storia e’ finita, ha finito I soldi e adesso cerca un lavoro. Siamo uscito a vedere la spiaggia, abbiamo mangiato un pezzo di pizza e bevuto una birra, telefonato a casa e siamo tornati all’ostello. Dopo qualche partita a biliardo siamo arrivati alla situazione attuale e cioe’ quella che adesso vado a letto anch’io.

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